mercoledì 19 marzo 2014

BENE, INIZIO.

Eccomi a scrivere il primo articolo di questo blog.
Themis è la Dea della giustizia greca, irremovibile e sovrana.
La giustizia è un tema che, nelle più svariate culture e religioni del mondo, viene associata a concetti di libertà, onestà, eguaglianza e civiltà, che per me sono delle virtù del bene affinché questo mondo sia quel il posto magnifico dove vivere la propria esistenza.
Per i samurai, la giustizia, assieme all’onestà è la prima delle sette virtù del bushido ( il codice di vita del guerriero):
‘’Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell’onestà e giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.’’
Io mi chiedo se noi, protagonisti del nostro presente, siamo davvero consapevoli di ciò che sia giusto e ciò che sia sbagliato. Sia che venga da noi stessi o da ciò che ci circonda. Cosa sia davvero il bene, e cosa sia davvero il male.
Quando ascoltavo la mia professoressa preferita, alle medie durante le ore di storia, mi chiedevo sempre se gli uomini che vivevano in tali tempi, fossero davvero consapevoli del loro ruolo nella loro storia o si facessero trasportare dagli eventi,come ciotoli di una frana. Mi chiedevo, per esempio studiando la II guerra mondiale, come milioni di persone accettassero che degli esseri umani venissero deportati ed uccisi in nome di ideologie malspiegate e malcapite. La Storia ci insegna infatti che il popolo, la massa, solitamente mal’interpreta il ‘’bene del presente’’, capendolo e osannandolo con il senno di poi solo molti anni dopo. Il popolo sceglie Barabba si sa, ma, se io e se tu, dovessimo scegliere se essere Gesù o essere Barabba, chi sceglieremmo? Gesù o Barabba?  
Nella quotidianità io cerco sempre di non fermarmi alla notizia in sé, ma di cercare di trovare in essa il bene e di farne parte, cosciente del fatto che ogni azione ha sempre una conseguenza, e le conseguenze spesso influiscono sulla vita degli altri, perciò diventa una responsabilità personale e civile , quindi di tutti.
Da quando è nato, l’uomo, cerca di spiegare cosa sia questo bene.
Socrate diceva che è la conoscenza, quindi il sapere.
Al tempo di Socrate la conoscenza e la cultura erano privilegi a cui pochi avevano accesso. E costavano molte fatiche mnemoniche. Ora viviamo l’effetto contrario, è talmente a portata di tutti che non capiamo più cosa sia vera cultura e conoscenza, tanto chè nell’immaginario di molti giovani è quella parte noiosa e d’obbligo data dall’istruzione scolastica, mentre nell’immaginario dei più vecchi è l’esperienza di vita appresa con le gioie e i dolori, e queste mi sembrano più che altro magre consolazioni.
Credo che nel nostro tempo, la conoscenza, cioè il bene, sia la ricerca di ciò che il nostro animo è portato ad apprendere, eleborarandola  per poi riversarla all’esterno grazie alla condivisione, perciò condividere il sapere, è il bene, attraverso il buon senso che queste conoscenze ci insegnano.
Siamo abituati a ricevere passivamente le notizie che ci vengono date,  diventando così un ammasso di cervelli spenti, limitando la libertà di scelta, e a volte purtroppo visto la disinformazione, producendo l’effetto contrario.
Internet e la tv, come mezzi veloci di comunicazione e condivisione, hanno proprio il rovescio della medaglia di poter cadere nella trappola della ‘’notizia falsa’.
Uno studio molto interessante fatto da uno scienziato americano , Stephen Lewandowsky, ha addirittura evidenziato come la maggioranza delle persone che apprendono una notizia falsa (il 65%), anche se smentita subito dopo con la
notizia vera, a distanza di tempo si ricordino solo della prima notizia,la falsa, sembra per causa di una sorta di ‘’pigrizia cerebrale’’. Infatti, per esempio, una grandissima parte di americani (quasi la metà) sono ancora convinti che Obama (da ben 6 anni il loro presidente) sia nato in Africa e non negli Stati Uniti d'America! Notizia smentita il giorno dopo della sua elezione!


Siccome io, nella mia storia, voglio impegnarmi a esserne protagonista nella parte del bene , e non un ciotolo che rotola giù con la frana, affronterò gli argomenti tenendo presente che in ognuno c’è quel bene che può essere utile alla nostra civiltà, cercando che essi siano quanto più vicini alla realtà, o che la svelino, perchè se dobbiamo giudicare ciò che è bene da ciò che è male, dobbiamo farlo nella conoscenza, ma soprattutto nella verità!

Themis Veronica

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