Navigando per il web mi sono imbattuta in un articolo locale:
Serata per i genitori degli alunni delle elementari con i relatori di: ''sentinelle in piedi''.
Titolo: ''educazione sentimentale? O propaganda gay?''
Mi informo quindi sull'associazione promotrice dell'evento: ''Sentinelle in piedi''. Leggo che più che un'associazione è un movimento al quale può aderire qualsiasi persona senza distinzione di razza, età, lavoro e ,udite udite, orientamento sessuale, la quale lotta per il ''diritto di espressione''.
Rivendicano infatti, il diritto di dire che sono contrari ai temi espressi dagli omossessuali riferenti ai loro diritti! Soprattutto quelli che colpiscono di più l'opinione pubblica come matrimonio e figli tra omosessuali. Capito?!
Mi spiego meglio. Reclamano il ''diritto di espressione'' di dire che: essere gay va bene solo se non ti sposi, non pretendi di essere genitore, te ne stai buono a casa tua, magari meno appariscente possibile, metti mai che qualche bambino ti imita e si contagi... Ho un po' enfatizzato ma questo è il concetto.
Ora riesco a comprendere come mai, all'interno della legge Scalfarotto, il cui principale intento era quello di tutelare i cittadini vittime dell'omofobia, ci sia finito l'emendamento Gitti che di fatto afferma che: se l'atteggiamento omofobo deriva da un credo politico, religioso, o di appartenenza ad un'associazione, non è da considerarsi discriminatorio.
Ma a ''Sentinelle in piedi'' questa legge Scalfarotto non piace nemmeno con l'emendamento Gitti, perchè a loro dire, non è specificato all'interno della legge cosa voglia dire ''omofobo'', e quindi hanno paura si applichi anche per le loro considerazioni.
Mi vien da dire che ciò che non specifica la legge lo specifica il buon senso, e il dizionario!
Omofobia significa avversione verso gli omosessuali e l'omossessualità e questa legge punisce con l'aggravante chi infrange la legge contro l'individuo a causa della sua scelta di essere o amare chi vuole, come violenza fisica e verbale, discriminazione professionale ecc.
Non significa che chi non abbraccia la causa per i diritti gay è perseguibile penalemente, nè che l'opinione pubblica non deve essere interpellata per quanto riguarda temi delicati come l'adozione dei figli a coppie omosessuali.
Per questi temi io credo che alla base di ogni civiltà che si rispetti deve esserci una decisione popolare, frutto di un'accurata conoscenza dell'argomento, allontanandone quindi i pregiudizi e dando la possibilità alle due opinioni di confrontarsi nei pro e contro, nel libero diritto d'espressione.
Ma come al solito in Italia facciamo un passo avanti e due indietro!Omofobia significa avversione verso gli omosessuali e l'omossessualità e questa legge punisce con l'aggravante chi infrange la legge contro l'individuo a causa della sua scelta di essere o amare chi vuole, come violenza fisica e verbale, discriminazione professionale ecc.
Non significa che chi non abbraccia la causa per i diritti gay è perseguibile penalemente, nè che l'opinione pubblica non deve essere interpellata per quanto riguarda temi delicati come l'adozione dei figli a coppie omosessuali.
Per questi temi io credo che alla base di ogni civiltà che si rispetti deve esserci una decisione popolare, frutto di un'accurata conoscenza dell'argomento, allontanandone quindi i pregiudizi e dando la possibilità alle due opinioni di confrontarsi nei pro e contro, nel libero diritto d'espressione.
Cerchiamo di diventare una civiltà evoluta, tutelando i ragazzi e le ragazze che a causa delle loro scelte vengono picchiati, licenziati, derisi, perseguitati fisicamente e psicologicamente,
ma nel frattempo questi professori e questi manifestanti si preoccupano del fatto che loro non possano dire la loro opinione in merito!
Cerchiamo di insegnare ai bambini a scuola, che l'orientamento sessuale non è un motivo per cui deridere i compagni o picchiarli, e nemmeno un motivo per sentirsi inferiori o come se avessimo qualcosa che non va', spiegando che è una cosa naturale, che c'è in tutte le culture del mondo e pure nel regno animale, ma nel frattempo si organizzano serate dove si mette in dubbio che tale insegnamento possa orientare i bambini indottrinandoli verso l'omosessualità.
Praticamente abbiamo appena sorpassato di un filo l'idea che non è una malattia e ora ci vengono a dire che è una moda!
E poi scusate se c'è il bisogno di dare ai genitori l'opinioni di questi esperti, non è altrettanto importante che a parlare, vi siano anche delle associazioni ''lgbt'' opposte che possano dare il loro punto di vista?
Io questo dubbio me lo sono posto, e ho trovato opportuno chiedere l'opinione sia del movimento ''sentinelle in piedi'' sia quella del ''circolo Tondelli'' che è un'associazione che si occupa dei diritti ''lgbt''. (lesbiche,gay,bisessuali,trangender)
Sebbene ho provato più volta a contattare i referenti delle ''sentinelle in piedi'' non ho avuto nessuna risposta, vi riporto quindi solo l'opinione di Giuseppe Sartori, presidente del Circolo Tondelli .
Le conclusioni le lascio a voi.



